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Arie: Vuo fare un concertino aus der Oper: L'amore in musica, II. Akt, 14. Szene Jahr der Wiener Aufführung: 1764
Textincipit: Vuo fare un concertino
[Rec.] Voi non mi conoscete. Dimandate, e saprete, Che ribeglion di note Ho scritte in men d'un'anno. Ma! Pezzi da sessanta: E tutti il fanno. Fra l'altre, a un tamburino, Composi certe ariette A condizion, di non toccare il sette Nemico suo giurato: Senza il sette, à incontrato; Figuratevi poi, se il sette aveva, Che sussurro faceva!... Vorrei, che l'impresario... Si trovasse un poeta..a gusto mio... Di quegli...che so io...Non so spiegarmi Oh! s'io fussi Poeta!...             Delle cose sarei da immortalarmi.
Vuò fare un concertino Con piva, e chittarino: Vuò fare una cantata Da farvi innorridir. Tutti diran bravissimo: Oh che Maestro amabile; Che musica adorabile; Non si può far di più. Io che non sono tondo, Subbito le rispondo; A lor sono obbligato, Già so che tutto il mondo Loda la mia virtù. |
Anmerkung: Ersetzt "Molti scrivono al teatro". Der Sänger des Cromatico ist im Wiener Libretto nicht angegeben, es dürfte sich aber mit aller Wahrscheinlichkeit um Francesco Carattoli gehandelt haben, der offenbar (gemeinsam mit Giovanni Lovatini) neu zum Ensemble gestossen war.
Libretti: - L'amore in musica (1764), S. 50-51 (A-Wn 641432 A. 7,8 Mus, in: Österreichische Nationalbibliothek (A-Wn), Wien, Österreich)
Partituren: - L'amore in musica (1764), Bd. II, 80v-94v (Entspricht der Wiener Aufführung.) (A-Wn Mus. Hs. 18261, in: Österreichische Nationalbibliothek (A-Wn), Wien, Österreich)
Sänger: - Francesco Carattoli, Rolle: Cromatico, Umfang: Bass<-- back
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