Con. Il labro è menzognero
L'occhio non dice il vero.
Lin. Siete un' Pazzo, un Indegno,
Resister più non so, piango di sdegno.
Con. Il Pianto è ingannatore
Il riso è Traditore.
Aur. Ohime, Lindora, a tali insulti in seno
Sento che il cor mi strugge, e mi vien meno.
Un debole sospiro
Quel dire io v'amo tanto
Quel volger gli occhi in giro,
Quella parola languida,
Quell'occhiatina tenera.
Quell vezzo, quel riso,
Quel pianto improvisa
Son l'armi ridicole
Di vostra beltà .
Aur. Il labro è menzognero,
L'occhio non dice il vero?
Lin. Il pianto è ingannatore
Il riso è traditore?
A 2 Che rabbia, che dispetto
Frabutto Maledetto
Affè la pagherà .
[Rec.] Lin. La rabbia mi divora; ah si, vendetta
Ora prender conviene.
Aur. Andiamo, amica
I torti a palesar, in faccia al mondo
Sia palese del Conte
L'esemplare castigo: ognuno apprenda
Che giammai fu permesso
Vilipender l'onor del nostro sesso.
[Aria] Con. Pietade sol chiedo
Dal vostro bel cor;
Ohime, per amor
Mì sento crepar.
Mi rido di tutto
Il vostro furor;
Parlate, gridate,
Non teme il mio cor.
[Rec.] Oh questo è troppo: a che più indugi amica
Corriamo alla vendetta
Aur. Eccomi pronta:
Vendetta, si vendetta:
E impari quest'Insano,
Che non s'insulta l'onor nostro in vano.