Con. Ah poiche pietà non senti
Dell'acerbo mio martire
Vado anch'io, non voglio dire.
Cosa intendermi di far.
Lin. Dove vai? voglio sapere
Cosa pensi tu di fare;
Ma sa pur quel che ti pare
Che non voglio più parlar.
Con. Dunque addio, vado a morire
Lin. Io mi sento inorridire:
Con. Vado a aprirmi questo seno
Lin. Ah mi sento venir meno
Con. Ah si vada poiche veggo
Che speranza più non v'è.
Lin. Dove vai? io più non reggo.
Con. A morir:
Lin. Per chi?
Con. per te.
Lin. Ah non voglio:
Con. Dunque resto.
Lin. No, va pur:
Con. Che gioco è questo!
Ah da quell'occhio languido
Veggo, che m'ami ancor.
Lin. Si per te deliro, e smanio,
Per te son tutta amor.
A 2 Oh che gioia, oh che contento!
Dentro al seno il cor mi sento
Per dolcezza liquefar.
Con. Qua la man:
Lin. La mano? e poi?
Con. Divveremo tra di noi
Lin. Che?
Con. Io marito.
Lin. E moglie?
Con. Tu.
Lin. Vuoi la man?
Con. Si, me la dai?
Lin. Non vorrei:
Con. E quanto stai?
Lin. Ah mio ben, non posso più.
A 2 Che smania, che fuoco!
Che incendio, che ardore!
Io sento, che il core