[Rec. acc.]
Nar. Rosina
Viol. Ah mio Riccardo
Ohimè quel mesto sguardo
Quel tremor...quel pallor
Qualche sventura mi fan temer
Nar. Deh lasciami Rosina
Lasciami per pietĂ 
Questo è l’estremo istante
In cui m’è dato d’un infelice amore
Ah ingannarla vorrei ma non ho core
Viol. Misera me che sarĂ  mai
Nard. Speravo d’esser tuo sposo
Viol. Ed ora
Nar. O cruda sorte o mia sventura estrema
Viol. Ma che avvenne che fu
Nar. Sentimi e trema 
 
[Duetto]
Nar. Rosina amabile
Sappi che il conte...
Oddio la misera
Si turba in fronte
Ah un cor sì tenero
Potrei tradir
Viol. Mio ben deh narrami
Che ti sospende
Del conte spiegati
Che far pretende
Ah il duol che t’agita
Mi fa languir
Nar. Del Padre in moglie
Sè a lui promessa
Viol. Io sono l’arbitra
Sol di me stessa
Nar. Ma il conte è in collera
Viol. Timor non ho
a 2
Viol. Perch’ei sia timido
Capir non sò
Nar. Ah che piĂą fingere
Con lei non sò
Nar. Tu dunque o cara
Viol. Io t’amo
Nar. E vuoi ch’io sia
Viol. Mio sposo
Nar. Speri da me
Viol. Riposo
Nar. E mi richiedi 
Viol. Amor
a 2. Ah no per te giammai
Non sia ch’io cangi in cor
Tu l’idol mio sarai
Come lo fosti ognor.