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Arie: Cioè id est: m'ascolti aus der Oper: Li tre amanti ridicoli, I. Akt, 9. Szene Jahr der Wiener Aufführung: 1765
Textincipit: Cioè id est: m'ascolti
[Rec.] Amico vi ringrazio Verrò...ma intanto a lei... Mi fa grazia? Vorrei, Che per farmi servizio Con qualche buon uffizio... (Non so se mi capacita?) Le facesse comprendere Che io...che lei...Non mi so fare intendere. [Aria] Cioè, id est: m'ascolti; La vostra figlia Stella M'à trapanato il core, Mi strugge, mi martella: Cioè id est è quella, Che sposa mia sarà . Quando finisce, oh Dei, La vostra crudeltà ? Signor Marchese mio, Voi siete un uom prudente, Ne siete voi capace Al caso necessario Di naso voler dar. A voi mi raccomando, Fate che sposi Stella, Ed io la tarantella Vi voglio qui ballar. Finisco, mi perdoni, Non voglio già crepar. |
Anmerkung: Ersetzt "Vuò far che suonino".
Keine Wiener Einlage. Sie wurde bereits 1764 in Piacenza von Carattoli verwendet, der dort jedoch Ridolfo statt Onofrio sang. Durch diesen Tausch von Tenor- und Bassrolle wurde in Piacenza auch die Arie davor "Ditele che in fornace" von Onofrio statt Ridolfo gesungen. Die Arie (Text und Musik) findet sich ebenfalls in Scolari "La donna stravagante" (Partitur P-La, UA Venedig 1766, Aria Don Fastidio in II,6).
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