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Arie: Ditele che nel petto aus der Oper: Li tre amanti ridicoli, I. Akt, 10. Szene Jahr der Wiener Aufführung: 1765
Textincipit: Ditele che nel petto
 Ditele che nel petto O' una fornace ardente, E conseguentemente Un Etna...Signor si. Ditele, che di nulla M'impaccio, ne m'informo, Non mangio più, non dormo, Smanio la notte, e il dì. Di più voi le direte Che Luna, Sole, e Stelle Sono di lei men belle, E ch'io...voi m'intendete... Il mal lo sento qui. |
Anmerkung: Ersetzt "Ditele che in fornace" und benutzt deren Text (unter starken Änderungen). Die Einlage "Ditele che nel petto" findet sich bereits in der Mailänder Version von 1763. Die Änderung hat mit dem Tausch von Tenor- und Bassrolle (Ridolfo und Onofrio) zu tun. Vgl. dazu den Eintrag zur Arie "Cioè id est, m'ascolti".
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