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Arie: La maniera a me non piace aus der Oper: Li tre amanti ridicoli, II. Akt, 12. Szene Komponist: Giovanni Marco Rutini (1723-1797) Jahr der Wiener Aufführung: 1765
Textincipit: La maniera a me non piace
Textversion Wiener Libretto: La maniera a me non piace Degl'amanti schizzignosi: Vuò, che siano spiritosi, E che sappiano trattar. Via guardatemi bel bello: Ah quell'occhio ladroncello Già m'fatto innamorar. Quanto a voi, tale è l'affetto, Tal l'amor, che sento in petto Che mi sforza a delirar. Oh vi fate rosso rosso. E voltate gl'occhi in la; Quel visino graziosetto Narcissino mio diletto Dite assai con quel rossore, Si, vi credo in verità . Sior Onofrio venga avanti Ed'all'uso degl'amanti Mi cominci a corteggiar. Con più garbo, più maniera: Non va bene: Via, di nuovo; Non va bene: Ohìbò, ohìbò Veda me, si fa così. Servo suo, Signora bella, Siete voi la vaga Stella Che m'infiamma notte, e dì. Su da bravo, che tardate; Quante smorfie, che mi fate! Quel labbrino sdegno setto Mi ferisce in verità . Oh che spasso, che diletto Più bel gusto non si dà .
Textversion Wiener Partitur: La Maniera a me non piace Delle donne schizzinose Vò che siano spiritose E che sappiano trattar Via guardatelo un tantino Non stringete più il bocchino E parlategli così Mi vuol bene, mi porta affetto Sente amor per me nel petto Che l'infiamma notte e dì. Oh vi fate rossa rossa E voltate gl'occhi in là . Nipotina mia carina Con codesta manierina Siete più che furbettina Non vi credo in verità Sior Santorin [?] si faccia avanti Ed all'uso degli amanti Si comincj a corteggiar Con più garbo più maniera Non va bene, via di nuovo Ohibò ohibò non va bene Veda me faccio così. Servo suo, Signora bella Siete voi la vaga stella Che m'infiamma notte, e dì. Su da bravo che tardate Quante smorfie che mi fate Siete in ver due mamalucchj Siete goffi in verità Oh che spasso, che diletto Si più bel gusto non si da. |
Anmerkung: Ersetzt "Ah quegl'occhi ladroncelli", die ein Jahr vor der Wiener Aufführung von "Li tre amanti ridicoli" als Einlagearie in "La buona figliuola maritata" verwendet wurde, dem Wiener Publikum also schon bekannt war. Der Text taucht mit leichten Abweichungen auf im Libretto zu "I matrimonj in maschera" (Musik: Giovanni Marco Rutini; Venedig, Teatro San Cassiano 1765; Aria Ninna; II,7; Sängerin: Giovanna Baglioni). Da es sich um eine Aria di baule von Giovanna Baglioni handelt, wurde mit ziemlicher Sicherheit die Musik Rutinis übernommen.
Libretti: - Li tre amanti ridicoli (1765), S. 34-35 (A-Wn 641432 A. 5,2 Mus, in: Österreichische Nationalbibliothek (A-Wn), Wien, Österreich)
Partituren: - Li tre amanti ridicoli (1765), Bd. II, 71r-81r (Entspricht zu weiten Teilen dem Wiener Libretto 1765) (A-Wn Mus. Hs. 18056, in: Österreichische Nationalbibliothek (A-Wn), Wien, Österreich)
Sänger: - Giovanna (Giovannina) Baglioni (um 1735-, Rolle: Stella, Umfang: Sopran<-- back
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