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Arie: Non sei tu quella

aus der Oper: Le contadine bizzarre, III. Akt, 14. Szene
Komponist: Florian Leopold Gassmann (1729-1774)
Jahr der Wiener Aufführung: 1767

Textincipit: Non sei tu quella


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[Rec.] Gian. L'ordin della cattura

E` fuor, fra poco in vinculis
Verrano i Rei. Conviene
Comporsi in gravità:
Questo è Crime di lesa Maestà.
Nar. Ma, che castigo c'è?
Gian. Galera a viata
E' la pena ordinaria;
Ma noi la ridurremo a pecuniaria:
Vediam se manca nulla. Ecco la chiave
Della prigione, il Tavolino, i fogli,
Il Giudice son'io, voi l'Attuario
V'è tutto il necessario.
Nard. E il soprastante?
Gian. Non preme farò io.
Nard. Voi?
Gian. Le sentenza
Chi può meglio eseguir, che quella mano,
Che compila il processo
Giudice, e esecutrice a un tempo istesso?
Vengono i Rei. Sedete.
Nard. Oh come espresso
Comparisce il delitto in quel sembiante.
Gian. Fiorina?
Nard. Auretta!
Aur. Il mio Nardon!
Fior. L'amante!
Mas. Io tremo.
Aur. Io rido.
Gian. Affetti
Ah tolerate il freno.
Nard. Povero Cuor non palpitarmi in seno.


[Finale]
Gian. Non sei tu quella
Iniqua, e sella,
Che cambiar abito,
Che far da Medico
Per corbellarmi,
Per insultarmi
Sfacciata ardì!
Parla rispondi.
Aur. Io Signor sì.
Gian. Quai sono i Complici?
Aur. Fior. Mas. a tre Eccoli qui.
Gian. Non sei tu che a vilipendere
Il carattere Pretorio
A Nardon desti ad'intendere,
Ch'era osseso nel sensorio?
Non sei quella?
Aur. Signor sì.
Gian. Ed i Complici?
Aur. Fior. Mas. a 3 Son quì
Gian. Or scrivete la sentenza.
Per punir tale insolenza,
Fatto il visum, & repertum
Sia condotta ad Fores Curiae,
Ove esposta a mille injurie
Alligata, fustigata...
Via scrivete.
Nard. Oh quello nò.
Gian. Come nò?
Nard. Gian. a 2 Questa è troppa cagnità.
Gian. Io comando, e così va.
Aur. Ah Signor per carità.
Deh vi muova a compassione
Il mio Sesso, e la mia età.
Gian. No Signor non v'è pietà.
Son più duro d'un Nerone,
Quest'è troppa iniquità.
Aur. A' suoi pieti...
Gian. In la mia volto.
Aur. I miei preghi...
Gian. Non gli ascolto.
Aur. Il mio pianto,...
Gian. M'ingannò.
In prigion.
Aur. Ci vuol pazienza.
Gian. Legge il vuol.
Aur. Legge tiranna!
Sulla man che mi condanna
Umil baccio imprimerò.
Gian. Il mi sento il cuor dividere.
Aur. (Se più resto qui dal ridere
Come reggere non so.)
Nard. Io mi sento un freddo un caldo
Che mi scuote i  membri, i muscoli.
Se non crepo, se stò saldo
Piglio il porco, e mene vò.
Ros. Cos'avete?
Luc. Voi piangete?
Nard. Ah che Auretta
Poveretta..
Luc. Ros. a 2 Cos'è stato?
Nard. Il Cognato
In Catorbia la ficcò.
Fior. Mas a 2 Ah soccorso, aqua fresca, correte.
Nard. Gian. a 2 Cosa fù?
Ros. Luc. a 2 Che gridate?
a 4 Che avete?
Fior. Mas. a 2 Ah venite: la povera Auretta
Di dolor, di paura crepò.
Gian. Nard. a 2 Come crepò?
Luc. Ros. a 2 Poveri noi!
Gian. Povero me!
Ros. Luc. a 2 Ah poverina!
Quella meschina...
Nard. Gian. a 2 Che cosa c'è?
Ros. Luc. a 2 E´ la stesa fredda fredda
Senza poso, senza vita
E´ basita sen'è ita.
Nard. Che disgrazia!
Gian. Che rovina!
Ros. Luc. a 2 Lo vedrete come andrà.
Fior. Mas. a 2 Ricorreremo,
Strepiteremo,
Qualche giustizia
Ci si farà.
Ros. Luc. a 2 Nemmen tra barbari,
Nemmen tra Tartari,
Saria soffribile
Tal crudeltà.
Gian. Nard. a 2 Presto venite,
Diamogli aita.
Luc. Ros. a 2 Ella è basita,
Già sen'è ita.
Gian. Nard. a 2 Or si vedrà.
Luc. Ros. a 2  Or si vedrà.
Ecco fatto il becco all'Oca
E le corna al Podestà.
Aur. Fior. a 2 Ecco fatto il becco all'Oca,
E le corna al Podestà.
Gian. Nard. a 2 Ah villanacci,
Ah Mascalzoni,
Ladri bricconi
Aur. Fior. Mas. a 3 State un po' là.
Nard. Gian. a 2 Presto levateci,
So scarcerateci.
Aur. Fior. Mas. a 3 Non uscirete,
Ci creperete,
Non v'è pietà.
Aur. V'è un sol compenso:
Trè par di nozze
S'hanno da far.
Io con Nardone,
Lucio, e Rosalba
Maso, e Fiorina
S'hanno da sposar
Date il consenso?
Gian. Ah malandrina!
Prima crepar.
Aur. Fior. Mas. a 3 Non uscirete,
Ci creperete.
Aur. Io mene vò.
Gian. Nard. a 2 Ah nò aspettate.
Ah nò restate
Consentirò.
Aur. Fior. Ros. a 3 Qua la mano.
Mas. Luc. Nard. a 3 E il cuor con lei.
Aur. E' contento?
Gian. Contentissimo,
Pur ch'io possa uscir di qua.
Tutti fuorche Gian.
A gustare ogn'un s'appresti
Dell'amore i dolci frutti
Gian. E a restare a denti asciutti
Io son solo, e ben mi sta.
Tutti Via pazienza.
Gian. E non è poca.
Tutti Ecco foatto il becco all'Oca,
E le Corna al Podestà.



Anmerkung:

Das neue Finalensemble ersetzt das ursprünglich vorgesehene Liebesduett Auretta/Nardone, das finale Rezitativ und den Coro finale.




Libretti:
- Le contadine bizzarre (1767), S. 74-80
(A-Wn 641432 A. 11,5 Mus, in: Österreichische Nationalbibliothek (A-Wn), Wien, Österreich)

Partituren:
- Le contadine bizzarre (1767), Bd. III, 19v-52r
(A-Wn Mus. Hs. 17826, in: Österreichische Nationalbibliothek (A-Wn), Wien, Österreich)
- Le contadine bizzarre (1767), Bd. III, 19v-52r
(A-Wn Mus. Hs. 10062, in: Österreichische Nationalbibliothek (A-Wn), Wien, Österreich)
- Le contadine bizzarre (1767), Bd. III, 19v-52r
(A-Wn Mus. Hs. 1087, in: Österreichische Nationalbibliothek (A-Wn), Wien, Österreich)

Sänger:
- Giuseppe (Giuseppe Antonio) Pinetti, Rolle: Gianfriso, Umfang: Tenor
- Stella Lodi (Lodi Mariottini), Rolle: Rosalba, Umfang: Sopran
- Agostino Lipperini (Lipparini), Rolle: Masino, Umfang: Tenor
- Teresa Eberardi, Rolle: Auretta, Umfang: Alt
- Anna Maria (Marianna?) Cataldi, Rolle: Fiorina, Umfang: Sopran
- Francesco Carattoli, Rolle: Nardone, Umfang: Bass
- Rosa (Rosina) Baglioni (um 1750-, Rolle: Livietta, Umfang: Sopran
- Antonio Puliti (Pulini, Pullini), Rolle: Lucio , Umfang: Tenor

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